Mangiare troppo e male non mette a rischio solo la linea; ormai dovremmo saperlo tutti che il grasso corporeo, quando in eccesso, non è solo un problema estetico! Il “vecchio” tessuto adiposo è ormai stato promosso a vero e proprio organo e come tale influisce pesantemente sulla fisiologia del nostro organismo, interagendo con esso, grazie alla produzione di potenti e (pericolose!) sostanze ad azione ormonale.
Ma in questo breve articolo vorrei mettere l’accento sugli effetti dannosi di un’alimentazione troppo ricca in carboidrati e grassi a carico della nostra memoria; tutti noi abbiamo almeno una volta sperimentato gli effetti di una “mangiata” sul nostro livello di concentrazione, incappando anche nel tipico effetto sonnolenza, caratteristico e distintivo di simili abitudini. Ma cosa accade se esageriamo con continuità e non prestiamo attenzione per davvero a quello che mangiamo?
Un’interessante studio del 2015, pubblicato sulla rivista Nutrients, ha messo a confronto gli effetti dell’esposizione acuta e cronica a diete ad alta energia sull’attività cognitiva, andando ad indagare nello specifico i contributi relativi di zuccheri e grassi (saturi e polinsaturi). Si è determinato che la memoria (ippocampo dipendente) sembra essere particolarmente sensibile all’effetto di una dieta ad alto contenuto energetico, ma, particolarmente interessante, tali deficit mnemonici possono verificarsi molto rapidamente e prima dell’aumento di peso. Sono stati proposti diversi meccanismi potenziali, fra cui l’infiammazione provocata da una dieta sbilanciata, situazione che come sappiamo rappresenta la radice comune delle malattie cronico degenerative, quali diabete, problematiche cardiovascolari, cancro, osteoporosi e sfera neurologica.
Cosa possiamo fare? Lo studio ci indica che una supplementazione ad esempio con omega 3 e curcumina (il principio attivo presente nella curcuma) esercita effetti positivi sulla funzione cognitiva, prevenendo e migliorando i deficit di memoria.
Più in generale, dobbiamo ancora di più sottolineare come la qualità rappresenti la chiave di una corretta alimentazione e che comunque mangiare bene non vuol dire rinunciare al gusto o ai piaceri della tavola.
E’ questa in effetti la spinta che ha fatto nascere CIBIAMICI:
presentare delle combinazioni di pasto che riescano a coniugare salute e gusto, spiegandovi come strutturarli e aiutandovi ad inserirli nella vostra alimentazione
Non so se ci sto riuscendo, ma piacerebbe essere una voce critica che si inserisca in un mondo “culinario” che quotidianamente ci bombarda di piatti si buoni (e ci mancherebbe!!!) ma non proprio adatti il più delle volte a farci stare in piena salute!
buongiorno,ho scoperto da poco questo sito,lo ritengo molto interessante,soprattutto adesso che ho cominciato una dieta non per dimagrire ma per integrare omega 3 e vitamina d dei quali sono carente.
chiedevo se potevate aiutarmi indicandomi qualche alimento ricco di questi principi nutritivi?
grazie mille
Grazie Luca! Come avrai letto gli omega 3 sono fondamentali per la nostra salute…per fortuna sono molte le fonti alimentari di queste sostanze che dobbiamo procurarci dal cibo ,essendo incapaci di sintetizzarle. Prima regola, acquistare cibi “vivi” di buona qualità…indipendentemente da quali siano le nostre problematiche. Gli omega 3 e 6 li troviamo sia in cibi di origine animale che vegetale. Se mangi pesce, consumalo con maggior frequenza, almeno 3 volte a settimana, preferendo pesci piccoli. Le acciughe, gli sgombri, le sardine vanno benissimo! Per aumentare l’assunzione di acidi grassi essenziali abituati a condire l’insalata con un cucchiaio di semi misti: ottimi i semi di chia, ma vanno bene anche quelli di girasole o i semi di lino.
Per la Vitamina D il discorso è un pò più complesso: oltre a motivazioni genetiche, per le quali è oggettiva una carenza di Vit D nella sua forma attiva, un’alimentazione varia che comprenda cibi di origine animale apporta vitamina D…ritengo che la soluzione migliore sia comunque quella di “prendere il sole”. Purtroppo il lavoro e le nostre abitudini in genere spesso non lo permettono. In questo caso ci conviene supplementare con opportuni integratori e dosaggi. Ti ricordo che la vitamina D è praticamente assente nel mondo vegetale e pertanto per i vegani è raccomandata la verifica dei livelli di tale sostanza su base annuale, sempre prima del periodo estivo o al termine di esso. Spero di averti chiarito un pò le idee…a presto su CIBIAMICI. Laura